L’architetto Silvia Bertini di Opificio dei Ricordi ci racconta come le chiavi possono diventare complementi indispensabili per un impeccabile arredamento in stile country:
Ho proprio bisogno di un contatto concreto con le “cose”; un po’ perché questi oggetti hanno vissuto un’altra vita, un po’ perché penso che abbiano assorbito un’energia particolare, fatta di esperienze ed episodi di cui sono stati protagonisti. Ecco, sì, io mi sento arricchita quando mi circondo di questi oggetti..che siano cose di effettivo valore o meno.
Le vecchie chiavi sprigionano su di me un notevole fascino; con le loro forme a volte articolate, a volte semplicissime, a seconda della loro originale funzione, meglio se coperte dalla patina del tempo, trovo che regalino un’allure romantica e decisamente nostalgica all’arredo. Personalmente mi piace trattarle con la shabby chalk (se non fossero già abbastanza shabby!), legarle con un nastro di pizzo e appenderle ai pomelli, anche se non aprono quell’anta o quel cassetto in particolare…Oppure mi diverto ad alternarle alle chiavi di uso comune, perché la mattina mi fanno pensare a quali sono le nuove porte che potrò aprire, alle esperienze e alle sorprese che quella giornata mi riserva… Amo molto utilizzare anche solo l’immagine di chiavi antiche, per realizzare cuscini o elementi decorativi per la casa, attraverso la versatilissima tecnica del trasferimento di immagine
Molti creativi non si limitano ad un riuso, ma realizzano una vera e propria trasformazione d’uso dell’oggetto, a volte considerandolo come materiale da assemblare, altre volte sfruttandone le sue forme per nuove funzioni. Ad esempio trovo interessantissimo l’utilizzo delle chiavi per creare particolari decorazioni da appendere, sorprendenti sculture o romantici quadretti.
E’ facile imbattersi in immagini di chiavi antiche..le loro forme evocative sono utilizzate spesso come leitmotiv per eventi e sono diventate fonte di ispirazione anche e per numerosi oggetti di design: chi di noi non si è innamorata delle elegantissime collane di Tiffany? O delle ben più accessibili chiavette di memoria retrò?
La pagina FB di Silvia : OPIFICIO DEI RICORDI
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