Curiosità della tradizione, quando andai a trovare Marisa Gargiulo, ricordo che rimasi stupita davanti a queste sbalorditive creazioni, non tanto per l’aspetto in sé ma più che altro per il “materiale” con cui vengono realizzate…davvero insospettabile! Vi lascio al suo racconto che mi riporta un po’ all’infanzia.
Oltre alle processioni che si svolgono nella settimana santa, con gli “incappucciati”, che girano nel cuore della notte, per le strade e per i vicoletti di Sorrento, suscitando grandi emozioni, nelle tradizioni delle mia terra, troviamo anche i fiori di confetti, le colombine e i fiori candidi realizzati col midollo dei fichi.
Voglio parlarvi di queste creazioni, espressione dell’arte e dell’artigianato femminile. La lavorazione delle palme di confetti è una tradizione che si tramanda da madre in figlia.
Piccoli rami, cestini con piccoli fiori colorati…in ogni vetrina o a casa propria troviamo queste meraviglie E’ buona consuetudine regalarle dopo averle benedette. Le nostre case si trasformano in veri e propri laboratori.
I confetti si infilano usando un filo di ferro zincato, riscaldato con una candela o con un fornellino tipo campeggio. Si compongono i fiori, confetto dopo confetto, assemblandoli a rametti avvolgendoli con la guttaperca. Si arricchiscono con foglie, semini e fiori di stoffa. Tradizioni queste che uniscono le famiglie sorrentine, ci ritroviamo, vivendo nelle tradizioni, a respirare impegno, fantasia, manualità e creatività.
Per realizzare i fiori e le colombine si lavora e si intreccia il midollo dei fichi, Si lavorano i rami di forma circolare. All’interno c’è una membrana bianca che si fa fuoriuscire con ramoscelli di vite, più piccoli. Si lavora per pochi minuti in acqua, intrecciandoli e ritagliandoli con forbicine ben affilate.
La Penisola Sorrentina è tra le poche località turistiche capaci di conservare i gusti e i sapori, al pari di tradizioni secolari che richiamano ogni anno, migliaia di turisti.
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