Vi voglio raccontare del viaggio a Matera, in realtà lo dividerò in più articoli perché il posto e l’esperienza vissuta meritano spazio. A fine marzo era programmata la nuova edizione 2015 di Riparti dalla tua Passione la prima 3 giorni intensiva di interior e decorazione di creazionedatmosfere, dove avrei incontrato un gruppo di sconosciuti che alla fine di questa esperienza sarebbero tornati a casa un po’ diversi…Dentro questi corsi ci sono dei viaggi ma dentro ai viaggi c’è una speciale esperienza tutta da vivere. Quindi ho preso un volo da Bologna per Bari dove c’erano una giornata ed un mare  stupendi.

matera1All’aeroporto c’è una comodissima navetta che accompagna in circa un’oretta direttamente a Matera. Il mio stupore appena scesa dal taxi che ci ha portato fino alla location francamente non è ben descrivibile, diciamo che mi sembrava di essere dentro ad un enorme set cinematografico. Un posto incantato si trovava di fronte, di fianco, dietro e sotto di me, un luogo millenario dove dai tempi della preistoria l’uomo ha mantenuto la sua continuità senza interruzione lasciando alle sue spalle un patrimonio artistico di ineguagliabile bellezza e fascino ancestrale, come questa fra le tante chiese rupestri del luogo.

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Le chiese come le case scavate nella roccia sembrano quasi irreali e pensare che l’uomo con strumenti semplici abbiano potuto realizzare tutto questo con le loro mani mi ha confermato che se si vuole una cosa fortemente non ci sono confini, volere è potere.matera5

La cosa che maggiormente mi ha colpito è stato vedere un’abitazione lasciata appena 50 anni fa dove viveva una famiglia tipo in condizioni che francamente mi hanno lasciata senza parole: innanzitutto si parla di strutture in grotta dove coesisteva la vita umana con quella delle bestie che venivano ospitate in stalle all’interno dell’abitazione stessa riscaldando i componenti della casa con i loro escrementi (ndr…) Circa una decina di persone vivevano con l’asino, la pecora, il maiale, galline e topi che razzolavano felici. Senza acqua, si erano attrezzati raccogliendo quella piovana in cisterne interne all’abitazione con al loro interno un’anguilla per uccidere i microorganismi. I servizi igienici, un optional. Morivano per tifo, colera ecc.ecc. Ma pare fossero molto felici perché non conoscendo altre realtà si erano abituati. Ora stiamo parlando di soli 50 anni fa! La cosa mi ha fatto molto riflettere.

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Il letto era altissimo perché visto l’alto livello di umidità era meglio stare il più possibile sollevati anche per permettere alle galline di stare comodamente sotto al letto (ndr…). Nonostante ciò si erano attrezzati per le conserve, vino ed alcool.

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La serata si è conclusa con un’ottima cena all’interno di un locale tipico, lo Stone, strutturato su più livelli, naturalmente in grotta, ma questa volta con i comfort ai quali siamo abituati.

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Nel prossimo articolo ti racconterò delle giornate successive che sono state teatro del magnifico ed unico workshop dentro ai sassi a Casa Cava.

A presto!

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Francesca